
LATINA: Cardinali, Ercolano, Di Livio, Cittadino, Fella, Serbouti, Jallow, Del Sole, Rocchi, Cortinovis, Paganini. A disposizione: Vona, Bertini, Perseu, Biagi, Mastroianni, De Santis, Gallo, Crecco, Fabrizi, Polletta, Di Renzo. Allenatore Di Donato.
BRINDISI: Saio, Ceesay, Albertini, Bunino, Bizzotto, Valenti, Fall, Malaccari, Cappelletti, Nicolao, Costa. A disposizione: Albertazzi, Vona, Monti, Gorzelewski, Cancelli, Petrucci, Lombardi, Mazia, Bellucci, Moretti, De Angelis, Golfo, De Feo, Galano, Ganz. Allenatore Danucci
RETI: 8′ Paganini, 26′ Bunino, 29′ Bizzotto, 39′ Albertini
LATINA – Il Brindisi bonifica le Paludi Pontine e, di fatto, trova i tre punti della svolta. Modificando un cavallo di battaglia di Riccardo Cocciante, si potrebbe definire la prestazione dei biancazzurri di mister Danucci “non bella, ma con anima”. Il 3-1 del “Francioni” contro l’ex capolista non fa una piega, nonostante il solito inizio in salita avesse fatto presagire il solito andazzo delle precedenti trasferte. E invece, sul campo di questa nobile decaduta, è arrivata la reazione di carattere, gettando il cuore oltre l’ostacolo e senza mai disunirsi. Stavolta, le novità tattiche hanno dato ragione al trainer brindisino: dentro il giovane 2004 Riccardo Costa che si rivelerà decisivo e maturo per grandi platee, sempre disponibile a inventare calcio per il tridente Fall-Bunino-Albertini. Una sorta di 3-3-1-3 variabile e soprattutto rimpolpato in fase di copertura dall’arretramento a turno degli esterni d’attacco, che spesso e volentieri difendevano e facevano ripartire l’azione. Il Latina, squadra tosta e di categoria, ha grandi nomi ma poca tenuta fisica, ma mister Di Donato ha tenuto Mastroianni in panca, e senza spilungoni in attacco.
Pronti via e il Brindisi spinge e mette in brividi a Cardinali con una incursione di Costa che semina il panico in area nerazzurra. Ma qui, come un film horror già visto, si materializza la beffa per i trecento supporters brindisini arrivati a Latina. L’orologio segna il minuto 8′, Del Sole mette al centro, Bizzotto cicca e l’esperienza di Paganini mette l’attaccante in condizione di battere Saio. Latina in vantaggio, ma per fortuna Paganini non farà più il bis.
Che fare? Ma stavolta non è Lenin a chiederselo, ma mister Danucci, che sprona i suoi, consegna a Malaccari e Costa le chiavi della squadra e da quel momento si vedono rabbia e voglia di vincere. E chi se ne frega del bel gioco…
Così, senza tirarla per lunghe, nel giro di pochi minuti, nella seconda metà del tempo, i biancazzurri calano il tris. Tre reti giunte da schemi su palle inattive, e da quella dose di cattiveria calcistica che non guasta mai. Al 26′ Bunino inzucca con la fronte un cross praticamente da fermo di Costa e lascia di stucco Cardinali. Al 29′ Bizzotto accorre su una punizione di Costa e incoccia un missile aria-aria con un colpo di testa, e si fa perdonare la clamorosa topica in occasione del vantaggio laziale. Non pago, il Brindisi decide che non basta vincere, ma si deve dominare, e al 39′ Albertini raccoglie ancora un assist dello scatenato Costa e spara di prima intenzione da pochi passi alle spalle di Cardinali. I supporters adriatici si tirano un pizzicotto, ma è tutto vero: Latina 1, Brindisi 3 nel giro di nemmeno un quarto d’ora. Il triplo colpo blocca i locali, e nella ripresa, oltre alla girandola di cambi tattici per entrambi i trainer, con Danucci che alza il muro togliendo due attaccanti e inserendo due centrocampisti di lotta. I pontini si vedono in due occasioni solo nel finale di match, ma Saio è attento a non capitolare ed evitare istanti drammatici.
Al “Francioni” il Brindisi rinasce come l’Araba Fenice, e ora la zona salvezza è sempre più tranquillamente lontana…