Dopo la prima fase di distribuzione dei buoni spesa emessi dall’amministrazione comunale di Brindisi con 2000 buoni già distribuiti e 1300 pratiche rimaste inevase in corso di verifica ed eventuale approvazione, si apre la “fase 2” con l’apertura di un nuovo bando. Un buon risultato se consideriamo la solidarietà intervenuta all’interno delle stesse famiglie o tra conoscenti risparmiando l’umiliazione di dover chiedere un pasto per i propri figli. In aggiunta le tante iniziative promosse dalle pubbliche amministrazioni con il coinvolgimento di associazioni di volontariato, esercizi commerciali e consumatori e dalle aziende presenti sul territorio. Numeri che se da una parte riempiono il cuore dall’altra dovrebbero far riflettere sul degrado economico e sociale del territorio in sofferenza da troppi anni per l’assenza di una politica di sviluppo nonostante le risorse non necessariamente economiche, le tante opportunità, le professionalità e le sinergie presenti.
Agricoltura, industria, edilizia, innovazione, formazione, ricerca, turismo, trasporti rappresentano solo una parte dell’elenco dei capitoli delle occasioni mancate. Nonostante tutto non ci rassegniamo all’idea dell’assistenzialismo ed il dover necessariamente combattere contro il virus dell’indifferenza e dell’incapacità. Non ci convince l’attuale gestione della cosa pubblica caratterizzata dalla mancanza di operatività su temi nevralgici per il futuro ma soprattutto per il presente del territorio. Si lavori alacremente per garantire servizi efficienti e più sicurezza ai cittadini, una burocrazia più snella e l’esecutività di progetti già finanziati con fondi pubblici e privati. Sono questi i temi su cui la UIL continuerà a battersi per dare voce a chi oggi soffre in silenzio nelle proprie case nella speranza che presto il ritorno sia davvero alla normalità.
Il Segretario UIL Antonio Licchello
