Questa pagina de “Il giornale dei carabinieri” – storica rivista dell’associazione di carabinieri denominata UNARMA – usciva negli anni ’90, allorquando l’associazione ed il suo giornale erano veri e propri avanguardisti della campagna per la sindacalizzazione delle Forze Armate.
Furono anni bui, in cui molti militari dell’Arma si videro fortemente avversati e penalizzati, talvolta anche a spese della carriera, per ciò che da qualcuno veniva ritenuto un diritto del quale i carabinieri non potevano avere diritto.
Il richiamato articolo pubblicato su “Il giornale dei carabinieri” risalente agli anni ’90, nella sua affermazione “questo carabiniere sta difendendo i diritti e le libertà del nostro Paese” e nella successiva domanda “ma chi difende i diritti e le libertà di questo carabiniere?”, alla luce dei tristissimi recenti eventi e degli odierni dibattiti in tema di sicurezza, lascia attoniti e basiti per la sua più disarmante attualità. Eppure sono trascorsi ben 25 anni! E’ toccato attendere quasi un quarto di secolo infatti, affinché la sentenza della Corte Costituzionale n. 120/2018, una storica sentenza, affermasse il diritto sindacale per le forze armate e dunque anche per i nostri Carabinieri.
Il 28 agosto 2019, quella stessa UNARMA, da tenace associazione culturale degli anni ’90, è diventata finalmente ciò per cui era stata creata: associazione sindacale dei carabinieri. Iniziata dall’idea dell’allora maresciallo – ora in congedo – Ernesto Pallotta che la fondò, continuerà dunque nell’agognata veste di associazione sindacale, sotto l’egida del segretario generale nazionale Antonio Nicolosi, che ne proseguirà gli ideali e gli intenti: “E’ una giornata storica, riferisce il segretario generale nazionale Nicolosi, si realizza un sogno, un ideale per il quale UNARMA ha lottato in tutti questi anni: il riconoscimento sindacale per il mondo con le stellette. Proseguiamo a scrivere le pagine più importanti nella storia dell’Arma dei carabinieri”.
Intanto nei giorni scorsi, il 22 e 23 settembre, si è tenuta nella bella località di Montesilvano in provincia di Pescara, la prima assemblea costituente di UNARMA ASC, due giorni di full immertion alla quale hanno partecipato oltre 300 persone tra delegati ed ospiti, provenienti da ogni regione d’Italia pronti a rinnovare quella che fu la più entusiasmante avventura mai avvenuta nell’Arma dei carabinieri. Appena nata – più appropriato sarebbe dire rinata – UNARMA ASC annovera già 450 delegati su quasi tutto il territorio nazionale; la Regione Puglia in particolare, vede tra le sue fila il segretario generale regionale Gianluca Tondo, maresciallo da sempre impegnato nella doppia veste di difensore dei valori costituzionali al servizio del cittadino ma anche dei propri colleghi di ogni ordine e grado. Sua per esempio l’iniziativa legale che il recente 25 settembre ha portato alla Corte Costituzionale le rivendicazioni alla dignità professionale di migliaia di marescialli capo dell’Arma, rimasti bloccati, anche per più di due decenni, nello stesso grado, senza alcuna garanzia di una congrua progressione di carriera, condizione – a parere dei ricorrenti – non tenuta in debito conto dal riordino delle carriere delle FF.OO. e delle FF.AA. del 2017.
Sul territorio di competenza il segretario generale regionale, potrà contare sull’apporto concreto e significativo di colleghi dall’altrettanto elevato profilo culturale e professionale: sarà affiancato infatti dai segretari regionali Nunzio Pizzo, Antonio Giaimis e Dante Siclari nonché assistito dall’opera delle costituite sedi provinciali guidate dai rispettivi segretari generali provinciali, Giovanni Venditti per la provincia di Foggia, Giovanni Lazazzara per la provincia di Bari, Salvatore Biondino per la provincia di Brindisi, Giorgio D’Ippolito per la provincia di Taranto e Pantaleo Rizzo per la provincia di Lecce, ognuno di essi coadiuvato, a loro volta, da numerosi collaboratori. “Siamo pronti a rinnovare quella che è stata la più alta espressione di pensiero democratico nell’Arma dei carabinieri per la tutela dei diritti dei suoi appartenenti, riferisce il segretario generale regionale, Unarma ASC si prefigge oggi obiettivi ancora più nobili, mete che nessuno può ancora prevedere ma che senza dubbio saranno indirizzate al miglioramento di ogni condizione di lavoro degli uomini in uniforme e della stessa Istituzione, traguardi che dovranno dare ancora maggior lustro alla gloriosa Arma dei carabinieri e una più rilevante percezione di sicurezza al cittadino. Certamente il lavoro da fare è tanto ma noi non vediamo l’ora di cominciare, contando fin da subito nella collaborazione, la buona volontà ed il buon senso di tutte le componenti chiamate in causa da questa storica sentenza”.
COMUNICATO STAMPA