Calcio Serie C gir. C Turris – Brindisi 3-1 Spareggio amaro per i biancazzurri di Roselli

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TURRIS: Fasolino; Maestrelli, Esempio (68′ Cocetta), Frascatore; Cum, Franco, Matera (68′ Pugliese), Contessa; De Felice, Maniero (80′ Scaccabarozzi), Nocerino (92′ Guida). Allenatore Salvatore (Caneo squalificato)

BRINDISI: Albertazzi; Gorzelewski (87′ Monti), Cappelletti, Bellucci; Valenti, Albertini (46′ Petrucci), Malaccari (62′ Ceesay), Lombardi (69′ Mazia), Nicolao; Bunino, Ganz (62′ Fall). Allenatore Giorgio Roselli.

ARBITRO: Madonia di Palermo

RETI: 16’ De Felice (T), 33’ Maniero r. (T), 38’ Nocerino (T), 55’ Ganz (B)

TORRE DEL GRECO. Poteva essere la gara della svolta, invece lo spareggio al “Liguori” si è rivelato un remake dell’era ante Roselli: partenza timida, una Turris non trascendentale che ha fatto la partita, e poi la reazione veemente ma tardiva dei biancazzurri. E così i corallini trovano il successo che mancava da due mesi, e il Brindisi si allontana dalla salvezza diretta, anche se di fatto adesso ci sarà un intero girone di ritorno da disputare.

La partita la vince da solo Maniero, che ha dispensato assist e gol, e in meno mezz’ora lo stadio torrese esplode tre volte: al 16′ il fantasista biancorosso pennella un assist che De Felice deve solo spingere in rete di testa, al 33′ si procura e trasforma un penalty senza dar scampo ad Albertazzi, al 38′ servendo su un piatto d’argento tra l’imbambolata difesa adriatica, che permette a Nocerino di segnare il punto della tranquillità.

Da questo momento il Brindisi scompare dal campo, fino al 56′ quando Ganz è lesto a ribadire in rete da breve distanza una conclusione di Lombardi respinta dal portiere campano. Ti aspetti un arrembante finale, ma la Turris amministra il doppio vantaggio senza patemi, tenendo lontano dalla propria area un Brindisi evanescente e privo di idee. Mister Roselli le tenta tutte, ma la girandola di cambi non sortisce effetti.

I tifosi sognavano l’aggancio, Babbo Natale porterà, si spera, qualche necessario rinforzo in difesa. Perché così, senza una rivoluzione della rosa (e non solo), salvarsi senza passare dai playout sarà un’impresa.