Calcio Serie C Brindisi – Monterosi 2-1

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Brindisi Fc: Saio, Valenti, Gorzelewski; Cappelletti; Monti (Nicolao), Malaccari, Ceesay (Petrucci), Golfo (Bunino); Moretti (Ganz), Albertini, Fall (Lombardi). A disposizione: Albertazzi, Auro, Vona, Cancelli, Mazia; Bellucci, De Angelis, De Feo, Costa. Allenatore: Ciro Danucci
Monterosi Tuscia: Mastrantonio, Verde (Tolomello), Crescenzi, Di Francesco (Palazzino), Costantini (Vano), Frediani, Cinaglia, Tartaglia (Di Renzo), Sini, Altobelli (Fantacci), Silipo. A disposizione: Rigon, Di Paolantonio, Ekuban, Giordani, Piroli, Perrotta, Conti, Ferreri. Allenatore: Romondini
Arbitro: Giuseppe Vingo di Pisa

Reti: 36′ autogol Cappelletti, 60′ autogom Sini, 90′ Bunino

CERIGNOLA. Un maestro del calcio come il mitico Vujadin Boskov diceva: “Partita finita quando arbitro fischia”. In esilio al Monterisi di Cerignola (senza tifosi a causa delle cervellotiche e oscene decisioni di una Federazione sempre più chiusa in sé stessa) per l’ indisponibilità dello stadio “Franco Fanuzzi” che sarà pronto per il grande calcio entro il 7 ottobre, il Brindisi brinda al suo primo successo stagionale che, in soldoni regala una botta di autostima non indifferente, una posizione di classifica tranquilla e la consapevolezza che con l’organico al completo questa squadra può andare molto in alto. La strategia tattica di mister Danucci è come sempre integralista e intoccabile: largo a tre punte mobili, palla a terra e ricorso alle fasce e fraseggi. In attesa di Ganz (che ha esordito bella ripresa) il tridente formato Golfo-Moretti-Fall è apparso mobile ma poco affiatato. Tuttavia il Brindisi inizia bene, crea due belle occasioni sprecate per un soffio da Fall e Golfo. Ma come puntualmente è accaduto nelle prime due partite, arriva la solita maldestra gestione della difesa, e così al 37′ Costantini anticipa Altobelli ma anche Saio, depositando un clamoroso autogol. Botta che stenderebbe chiunque, ma non il Brindisi che ha in Malaccari il suo leader spirituale, e nel finale di tempo Fall spreca ancora.

Nella ripresa esiste solo la squadra adriatica, e mister Romondini (ex talento scuola Roma con trascorsi da calciatore in Serie A e da qualche anno allenatore affermato in Terza Serie) prova a limitare i danni, organizzando un assetto tattico che in certi momenti diventa un 6-3-1. Mister Danucci stravolge il reparto offensivo inserendo Ganz per Moretti, e giunge il pareggio brindisino con una clamorosa autorete di Sini che, nel tentativo di emulare l’indimenticabile Egidio Calloni, fa ancora meglio infilando Mastrantonio incredulo. Un pareggio non basta, questa squadra non sa fare calcoli, o tutto o niente. Danucci mette dentro Bunino per Golfo e Lombardi per Fall: altro tridente, altro giro, altro assedio. E stavolta al 90′ Bunino trova la zampata del bomber rude e senza fronzoli, girando a rete un’azione non pulita ma tambureggiante ed efficace.

Si torna a casa con tre punti, e la certezza che, arbitri e Figc permettendo, ci sarà da divertirsi.