Coronavirus: i dati dei contagi dei Sindaci non corrispondono. Lettera a Michele Emiliano

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Che i risultati dei tamponi, stando ai dati comunicati dalla Regione Puglia attraverso il report della Protezione Civile non coincidessero già da tempo, ce n’eravamo accorti seguendo anche noi giornalisti in smart working le dirette ed i post dei Sindaci della Provincia di Brindisi.

Dati contrastanti, a volte mancanti, siano dei positivi al covid19 ma anche dei decessi, attribuibili alla differenza tra l’invio dei report, a cui la Regione Puglia si è dovuta adeguare nei confronti della Protezione Civile. Differenze di diverse ore, basti pensare che fino a qualche giorno addietro tra l’invio del bollettino epidemiologico ed i dati nazionali c’era uno scarto di almeno 2 3 ore. La Protezione Civile non era aggiornata. Oggi accade il contrario, i dati della Puglia sono “chiusi” alle 17 e tutto ciò che accade nelle ore successive è da riscontrare nel bollettino del giorno successivo. Per non parlare dei tamponi che arrivano in ritardo o dei tamponi ancora in attesa da giorni. oggi si spera proprio nell’attivazione dei nuovi laboratori per dare un dato in realtime in quelle Province che ancora hanno dati molto distanti, purtoppo, dalla realtà.

Da qui la richiesta partita dai Sindaci della Provincia di Brindisi che dopo aver attivato una chat interna in cui è stato possibile constatare da parte di tutte le enormi differenze tra i dati raccolti e comunicati, nelle giornata di ieri 26 è stata inviata una lettera al Governatore Michele Emiliano.

Di seguito il testo integrale della lettera.

Sig. Presidente,

nella consapevolezza che solo la rete istituzionale possa garantire il necessario connubio tra profili sanitari e informativi, nellinteresse delle Comunità territoriali vieppiù provate dalla pandemia, sottoponiamo alla Sua attenzione alcune situazioni operative, certamente non nuove, ma la cui rilevanza lievità quotidianamente per chi, come gli scriventi, opera come avamposto di contatto nella veste di Autorità Sanitarie Locali.

La duplicità del meccanismo di contagio, da sintomatici e asintomatici, spinge anche noi a richiederLe di mettere in campo ogni iniziativa acché il numero di tamponi o di test rapidi passi da una selezione a maglie strette ad una ampiezza sempre maggiore.

Non sta a noi suggerire soluzioni a chi ha un angolo di visuale molto più ampio, ma certamente è nostro dovere rappresentarLe questo bisogno, affinché divenga lobiettivo centrale dellazione.

Sig. Presidente avrà colto, in questi giorni, che la filiera informativa tende verso la residualità del ruolo dei Sindaci. Non è una rivendicazione, ma un grido dallarme per un errore strategico ed operativo. Avere dati di seconda mano, non diretti, parziali (dal punto di vista concreto nulla è dato sapere delle situazioni monitorate dai medici di famiglia), quando non disporre affatto di fonti ufficiali, lascia i cittadini sullonda delle elaborazioni personali e di soggetti non accreditati, generando deleteri allarmismi e contemporaneamente facili entusiasmi e manipolazioni.

Operativamente poi si chiede, come si possa noi agire nellapprestare ad esempio il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti per chi è direttamente coinvolto nel vortice dellepidemia, nella frammentarietà delle informazioni.

Per questo chiediamo di avere una conoscenza più puntuale e precisa dellevoluzione locale dellepidemia, in termini di persone poste in permanenza domiciliare con sorveglianza attiva e di persone risultate positive al tampone.

Altro potremmo evidenziare, ma qui è in gioco la valutazione sul contributo alla causa comune, che la specificità dei territori può offrire.

Sicuri della Sua attenzione, Cordialmente

I Sindaci della Provincia di Brindisi