Tanto tuonò che piovve, e così come scritto sul suo profilo Facebook, dopo tante instabilità, una maggioranza che di fatto non c’è più ed un fuggi fuggi generale partito con le dimissioni di Marzia Bagnulo del PD, pare che sia giunta a capolinea l’esperienza amministrativa di Vittorio Massimo Lanzilotti che nel giugno 2018 vinse a primo turno su Tonino Pagliara.
Un percorso travagliato quello del Sindaco, partito con la voglia di rinnovamento nella Città della ‘Nzegna ma che nel tempo ha dovuto affrontare dei problemi con le scaramucce interne nei partiti di maggioranza, con la patata bollente del Consorzio di Torre Guaceto da sempre ambito per il ritorno turistico ed occupazionale del territorio
Oggi Lanzilotti, rassegna le dimissioni da Palazzo di Città perché i suoi partiti di riferimento, pur chiedendo una giunta tecnica, a detta del primo cittadino, non sono stati capaci neanche di proporre dei nomi.
Carovigno dal 2021 si ritroverà senza una guida quindi e già voci di popoli in queste ore stanno facendo partire il Toto-Sindaco.
Questo lo sfogo del Sindaco:
“Sono giorni difficili a Palazzo di Città, più che difficili, direi estenuanti e logoranti. Giorni in cui le carte in tavola cambiano ad ogni incontro dimostrando tutta l’immaturità che, di fronte a una situazione emergenziale, in molti stanno dimostrando. L’instabilità politica mi costringe ad azzerare la giunta e a dimettermi da Sindaco ma ciò non vanifica i risultati positivi di un grande lavoro e la speranza di continuare a lavorare per la nostra città. Oggi ho dovuto azzerare la giunta, la mia giunta, fatta di professionisti competenti e soprattutto di brave persone che nulla hanno da invidiare alle migliori personalità della nostra città. Ho inoltre dovuto rassegnare le mie dimissioni dalla carica di Sindaco, obbligato dalle condizioni di instabilità politica della mia maggioranza. Domani si svolgerà il consiglio comunale dove di certo i “numeri” non saranno i protagonisti” – continua Lanzilotti – ” e nel quale lo stesso Presidente del Consiglio Comunale comunicherà la chiusura anticipata del suo ruolo da Presidente. La speranza per la Città di Carovigno è che si possa veramente dare seguito a quello che fino ad ora si è solo detto e cioè nominare una “giunta tecnica”.
Mi è stato chiesto nell’ultimo consiglio comunale di rassegnare le mie dimissioni e di azzerare la giunta, senza nessun ultimatum, con l’obiettivo di provare a nominare un team di “esperti” e da questo non mi sono sottratto già dal giorno seguente.
Sono stati tenuti diversi incontri e firmati documenti, dai quali è subito emersa la volontà di nominare una giunta tecnica
Peccato che poi ad ogni incontro nessun esperto è stato nominato dai vari gruppi politici, se non dal sottoscritto. Anzi i vari gruppi politici hanno sempre aggiunto richieste ulteriori, quasi come se l’obiettivo non fosse quello di far proseguire l’attività amministrativa fino alla fine dell’emergenza sanitaria.
Ricordo che questa seconda fase amministrativa ci doveva portare al superamento della fase emergenziale sanitaria, alla messa in sicurezza dei conti, all’avvio dei primi cantieri, il tutto con un orizzonte temporale limitato e condizionato anche da quello che la Commissione di accesso ispettivo potrebbe determinare.”
Poi in capitolo PD ed il successivo ingresso di consiglio di Jacopo Russo dichiaratosi esterno alla maggioranza. “Come risaputo, a causa delle dimissioni del consigliere comunale del PD Marzia Bagnulo, a Carovigno non c’è più una maggioranza politica. Questi fatti hanno generato scompiglio e reso instabile la nostra maggioranza fino a giungere alle scelte odierne. Nonostante tutto negli ultimi consigli comunali, del 30 novembre e 4 dicembre scorsi, è stato messo in sicurezza il bilancio ed è stato scongiurato anche il dissesto finanziario dell’Ente grazie alla maggioranza rimasta in carica e al senso di responsabilità del consigliere Ancora Salvatore. Tutti gli altri avevano ed hanno altri obiettivi, tra questi la chiusura anticipata di questa amministrazione comunale. Noi però abbiamo una certezza: quella di aver continuato a lavorare incessantemente, anche in questo periodo, non facendo mai mancare la nostra vicinanza alla città e ai nostri concittadini e soprattutto, con un grande lavoro, abbiamo garantito un Natale più sereno alle famiglie più in difficoltà, non dimenticandoci nemmeno di chi, in questa prima fase, non aveva i requisiti per accedere agli aiuti. Abbiamo infine dato vita a una grande speranza, una bella sorpresa di fine anno, il raccolto di un lavoro attento e scrupoloso, fatto anche di scelte difficili e dolorose. Dopo due anni e mezzo di difficoltà finanziarie possiamo dire che finalmente c’è la luce in fondo al tunnel. Oggi ci sono le disponibilità finanziarie in cassa (cosa mai accaduta), che ci hanno consentito di pagare i debiti e di rientrare dall’anticipazione in banca, generando cassa libera per oltre un milione che porterà nell’immediato futuro benefici e servizi a tutta la Città e ai Carovignesi.”
“La mia disponibilità, professionale e politica, rimarrà sempre a disposizione dei miei concittadini così come è sempre stato. Il mio augurio è che Carovigno possa avere stabilità e presentare sempre più progetti per ricevere finanziamenti necessari per cambiarne il volto e proiettarla verso una vera dimensione turistica di eccellenza a beneficio di tutti.”