Questa mattina, all’esito di un’attività di polizia giudiziaria delegata, militari della Compagnia Guardia di Finanza di Brindisi, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Brindisi (Dott. Pierpaolo Montinaro, Sostituto Procuratore della Repubblica), hanno dato seguito ad un provvedimento cautelare personale per i reati di 476 (Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici); 482 (Falsità materiale commessa dal privato); 494 (Sostituzione di persona) e 640 (Truffa); emesso dal G.I.P. del Tribunale nei confronti di due persone, che avrebbero concorso nella commissione delle condotte delittuose.
In dettaglio, la prima misura, riguarda la custodia cautelare degli arresti domiciliari eseguita nei confronti di un avvocato (S.G. di anni 49); la seconda consistente nell’obbligo di presentazione alla p.g., a carico della madre del predetto professionista (C.M. di anni 73).
Le misure cautelari personali scaturiscono dalle risultanze emerse da un’attività delegata di polizia giudiziaria, nell’ambito della quale è stato accertato che l’avvocato, appartenente al Foro di Brindisi e con studio legale nel capoluogo, aveva formato a suo favore una procura speciale mendace che, falsamente, riproduceva il timbro e le attestazioni di un ignaro notaio di Brindisi, al fine di incassare indebitamente oltre 15.000 euro, spettanti ad un terzo soggetto del tutto estraneo agli accadimenti.
L’acquisizione delle somme era poi avvenuta attraverso l’accredito del denaro su un c/c bancario intestato alla madre dell’avvocato.
Già in passato, il medesimo professionista era stato indagato dall’Autorità Giudiziaria, rinviato a giudizio e condannato per analoghi episodi, che avevano portato alla misura interdittiva del divieto di esercizio della professione, poi revocato.