Con una nota inviata ai massimi Rappresentati Politici ed Istituzionali del territorio brindisino, le Organizzazioni Sindacali CGIL CISL UIL di categoria lanciano l’allarme sul futuro delle competenze dell’Agenzia Dogane e Monopoli di Brindisi dopo il piano di riorganizzazione che “declasserebbe” le funzioni amministrative e di competenza territoriale verso Bari e Lecce e che porterebbero ad una ulteriore mortificazione del territorio brindisino.
AL SINDACO DEL COMUNE DI BRINDISI
AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BRINDISI.
AGLI ONOREVOLI DEPUTATI E SENATORI ELETTI NEI
COLLEGI DEL TERRITORIO BRINDISINO
Le scriventi OO.SS. di categoria intendono sottoporre alla Vs. cortese attenzione le ricadute per il
territorio di Brindisi scaturenti dalla preannunciata riorganizzazione dell’Agenzia Dogane e
Monopoli.
Per gli Uffici dell’ADM di Brindisi si segnalano le seguenti ricadute:
- la Sezione portuale di Costa Morena perderebbe la sua autonomia per entrare a far parte di
un unico ufficio la cui competenza rispecchia quella dell’Autorità portuale con sede e
direzione a Bari. In una seconda fase anche l’aeroporto di Brindisi sarebbe accorpato
all’aeroporto di Bari; - l’ufficio Dogane e Monopoli di Brindisi, con competenza in materia di accise, monopoli,
giochi, tabacchi e imposte di consumo, sarebbe accorpato all’ufficio Dogane e Monopoli di
Lecce, perdendo come per il porto l’attuale sede di direzione e diventando una sede
distaccata di quest’ultimo ufficio, che diventerebbe unica sede di direzione.
Trattasi, in tutta evidenza, di una riorganizzazione che mortificherebbe ulteriormente il territorio di
Brindisi negandogli il ruolo importante espresso da decenni sotto tutti gli ambiti di attività oggi
rientranti nelle competenze dell’Agenzia Dogane e Monopoli.
Brindisi, infatti, geograficamente e in ottica di possibili aggregazioni di uffici che siano fatte con un
minimo di ragionevolezza e rispetto dei territori, rappresenta per il Sud Puglia il naturale anello di
congiunzione tra le province di Brindisi, Taranto e Lecce.
Nella direzione paventata dall’ ADM si smembrerebbe invece il ruolo di Brindisi, spalmandone le
competenze tra Bari e Lecce, anziché riconoscere il ruolo storico e geografico di Brindisi nel
contesto di macroaerea pugliese nota come Grande Salento.
L’impatto per la città e per la provincia di Brindisi tutta, in termini non solo di immagine, ma anche
sostanziale, sarebbe gravissimo, con ricadute negative sia sotto il profilo dell’occupazione diretta,
sia dell’indotto sul territorio.
Tutto ciò avrebbe indiscutibili e pesanti ricadute negative anche sui piccoli esercenti attività
produttive quali tabaccai, gestori di sale giochi, titolari di licenze elettriche, benzinai,
autotrasportatori, titolari di licenze alcoliche e altri operatori economici.
Ne risentirebbero, inoltre, i residenti di Brindisi e provincia che quotidianamente si interfacciano
con l’ufficio delle dogane e monopoli di Brindisi, che sarebbero costretti a recarsi presso l’ufficio di
Lecce per il disbrigo di pratiche.
Le scriventi OO.SS. chiedono pertanto, un urgente incontro con le SS.LL. in indirizzo finalizzato ad
un impegno politico per evitare tale, ulteriore, saccheggio del Territorio Brindisino a favore di
Lecce e Bari.
L’Ufficio Dogane e monopoli di Brindisi deve continuare a mantenere l’autonomia e il territorio di
Brindisi non può perdere un altro presidio Istituzionale.
Nella certezza dell’attenzione che le SS.LL. in indirizzo vorranno dedicare alla presente
problematica si saluta cordialmente.
LE SEGRETERIE TERRITORIALI DI CGIL – CISL – UIL