WOMEN: QUANDO LE DONNE CANTANO L’ORRORE DELLE VIOLENZE SUBITE
Per
ricordare la Giornata internazionale per l’eliminazione della
violenza contro le donne il COORDINAMENTO DONNE SPI, la CGIL e
l’AUSER di Brindisi hanno organizzato un evento per il 29 novembre
prossimo, alle ore 17.30, presso la sala Università di Palazzo
Granafei Nervegna, per denunciare la tragica situazione del
femminicidio nel mondo attraverso i racconti musicali
dell’Associazione Energheia, con lo scopo di evidenziare,
attraverso la musica di artiste intrnazionali, che la violenza contro
le donne non ha colore, nazionalità, etnia, o età anagrafica.
Ha, invece, identità di
genere maschile.
Il rapporto Eures su “Femminicidio e
violenza di genere in Italia” sottolinea che sono:
– 142 le
donne uccise nel 2018,
– 3230 le donne ASSASSINATE dal 2000 ad
oggi, di cui 2.355 in ambito familiare e 1.564 per mano del proprio
coniuge/partner o ex partner,
– 4486 le donne che hanno subito
violenza fisica o sessuale negli ultimi 5 anni, di cui 1132 le
ragazze minorenni STUPRATE negli ultimi 5 anni.
In Puglia nel 2018
è aumentato il numero di nuovi accessi ai Centri AntiViolenza che
ammonta a n.1750; nel 2017 erano stati 1560. Il fenomeno è
trasversale sia per fasce d’età, sia per titoli di studio. Per
quanto riguarda il contesto, gli autori della violenza sono 81%
partner e ex partner; 12% parenti. La tipologia della violenza
annovera il 46% di tipo fisico, il 39% è violenza psicologica; il 7%
stalking; il 2% violenza sessuale; 1% violenza economica. Sono
maggiormente esposte le donne coniugate per il 38%, poi le nubili per
il 28% e infine le separate per il 26%.
Il 73% delle donne ha
figli quasi sempre minorenni di cui il 34% di sesso maschile, creando
il rischio di una una stretta connessione tra violenza assistita e
trasmissione intergenerazionale del modello violento.
“Se non
ora quando” è adesso, il momento di cambiare è ora, anche se
molte donne danno per scontati i diritti acquisiti, che invece non
sono mai acquisiti per sempre. Il World Economic Forum spiega che ci
vorranno 106 anni per ottenere la parità di genere in qualche Paese
del mondo.
Occorre cambiare la cultura maschilista
attraverso misure non solo legislative, ma anche culturali di lungo
periodo e di ampio respiro.
Oggi è necessario e indispensabile
uscire dal silenzio per veicolare una cultura fatta di donne e
uomini che respingano in modo consapevole e diretto la violenza
contro le donne. Abbiamo il dovere e la responsabilità morale di
garantire ai nostri figli e alle nostre figlie un mondo e una società
più rispettosi di ciascuna individualità.
Si è scelto di
veicolare tale messaggio attraverso la musica, linguaggio in grado di
comunicare emozioni all’ascoltatore per la sua capacità di
esprimersi in maniera universale, indipendentemente dalla nazionalità
e dall’etnia. Comunicare vuol dire rendere i propri pensieri
fruibili agli altri e la musica è straordinaria per la sua capacità
di arrivare ad un numero illimitato di persone in modo diretto
e duraturo, come la melodia che non riusciamo a far uscire dalla
nostra testa.
Il Coordinamento Donne SPI CGIL Brindisi