Brindisi: Frazione organica, il Comune incassa 65mila euro come ristoro parziale del conferimento. I dati Comune per Comune

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A comunicare i dati è Maurizio Bruno, Consigliere Regionale eletto nelle liste del PD che così commenta la notizia dei 3,8 milioni di euro di ristori ai Comuni pugliesi per il conferimento della frazione organica fuori regione.

Nella sua Francavilla Fontana arrivano 44mila euro, a Oria 20mila, a Brindisi 65mila, a Mesagne 93mila e così via.

Maurizio Bruno

“Sono i fondi destinati dalla Regione Puglia a favore di gran parte dei Comuni pugliesi, come forma di parziale ristoro per i costi sostenuti nel 2020 e nel 2021 per il conferimento dei rifiuti fuori Regione. Soldi insomma spesi dalle varie amministrazioni comunali nel trattamento della frazione organica e che alle stesse casse comunali torneranno, così come disposto dall’Agenzia territoriale Ager. I Comuni beneficeranno del fondo da 3 milioni e 800mila euro rimpinguato dalla Giunta Regionale non allo stesso modo e nella stessa misura. Al fine di premiare le comunità che meglio e più hanno riciclato, i ristori saranno distribuiti proprio in base a tali parametri.” – Bruno continua – “In particolare 1 milione e 400mila euro è stato destinato ai Comuni pugliesi che hanno raggiunto obiettivi di raccolta differenziata maggiori del 65%., un milione ai Comuni che da luglio 2020 a giugno 2021 hanno sostenuto maggiori costi per il conferimento degli scarti prodotti dall’impianto di compostaggio gestito da Tersan Puglia spa, che hanno presentato impurità inferiori al 5%.. Un altro milione e 400 mila euro è infine destinato a tutti i Comuni che negli ultimi 18 mesi hanno sostenuto maggiori costi per il conferimento della frazione organica presso impianti fuori Regione.

Ecco il dettagli Comune per Comune nel brindisino partendo dal capoluogo:

Brindisi: 65.000 euro, Francavilla Fontana: 44mila euro, Oria: 20.000 euro, Ostuni: 28.000 euro, Fasano: 150.000 euro, Villa Castelli: 8.000 euro, Torre Santa Susanna: 46.000 euro, Erchie: 37.000 euro, San Pancrazio Salentino: 41.000 euro, Ceglie Messapica: 16.000 euro, San Michele Salentino: 20.000 euro, Cellino San Marco: 7.000 euro, Mesagne: 93.000, euro, San Pietro Vernotico: 35.000 euro