Continua senza sosta l’attività di contrasto alla contraffazione di prodotti nel porto di Brindisi.
Nell’ambito dei potenziati servizi di vigilanza operati all’interno dell’area portuale, militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Brindisi, unitamente a funzionari dell’Agenzia delle Dogane, hanno sottoposto a controllo un camion autoarticolato proveniente dalla Grecia, condotto da un cittadino greco, P.G. di 49 anni.
Durante l’ispezione del mezzo sono stati rinvenuti, in prima battuta, 114.938 prodotti “Made in China” contraffatti e con contrassegno CE “falso”.
Tra questi, ben 37.632 barattoli contenenti sostanza gelatinosa, denominata “Slime”, (famoso gioco per bambini), che non presentavano gli elementi distintivi propri che certificano la conformità dei prodotti alle prescrizioni comunitarie in materia di salute e sicurezza dei consumatori.
Le singole confezioni, inoltre, riportavano le immagini di vari personaggi dei Cartoons il cui marchio è sottoposto a tutela del diritto d’autore (Superman, Batman, Minions, Spiderman e Capitan America).
Il camion è stato quindi ispezionato approfonditamente, permettendo il ritrovamento di 6.050 orologi da polso, anch’essi “Made in China”, introdotti nel territorio comunitario senza essere stati dichiarati in dogana, configurando, pertanto, il reato di contrabbando per un valore commerciale complessivo stimato di circa 200 mila euro.
Al termine delle operazioni, si è proceduto al sequestro penale di tutta la merce controllata, del c.d. “carico di copertura” (consistente in ulteriori 86.416 prodotti vari tra capi di abbigliamento per bambini ed accessori), nonché del rimorchio utilizzato per il trasporto.
Contestualmente, l’autotrasportatore greco è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per violazione dell’articolo 295 del Testo Unico sulle Leggi Doganali del 1973, n. 43 (normativa sul contrabbando), dell’articolo 474 c.p. (introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi) nonché dell’articolo 517 c.p.(vendita di prodotti industriali con segni mendaci).
Il commercio di prodotti non genuini ed insicuri danneggiano il mercato, sottraggono opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole e mettono in pericolo la salute dei consumatori.
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO GUARDA DI FINANZA E DOGANA DI BRINDISI