Bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio, arrestati due imprenditori brindisini dalla Finanza

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I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Brindisi, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di due imprenditori brindisini, rispettivamente di anni 49 e 47, per i reati di bancarotta fraudolenta ed autoriciclaggio.

Le indagini sono scaturite dal fallimento di due società, operanti nel settore del commercio di abbigliamento e accessori, aventi sede in Brindisi e punti vendita (dei marchi Benetton, Sisley, Alcott, Primadonna Collection e Breckfielder) siti nelle province di Lecce e Brindisi.

L’attività investigativa ha consentito di accertare che i due imprenditori, ciascuno nell’ambito del ruolo ricoperto nelle società fallite, hanno cagionato il dissesto finanziario delle stesse ponendo in essere condotte fraudolente finalizzate alla distrazione di beni e disponibilità liquide dal patrimonio per un valore complessivo di circa 3.000.000,00 di euro.

Gli indagati, al fine di impedire la ricostruzione del patrimonio e dei movimenti d’affari delle imprese hanno altresì sottratto i libri e le scritture contabili, simulando il reato di furto delle stesse.

I due imprenditori brindisini, con le somme distratte dal patrimonio delle fallite, hanno costituito altrettante società a Las Palmas de Gran Canaria in Spagna, località dove si erano trasferiti.

Appurata l’irreperibilità sul territorio dello stato, il G.I.P. del Tribunale di Brindisi ha emesso, nei confronti degli stessi, un mandato di arresto europeo, eseguito dalle Autorità spagnole.

COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE GUARDIA DI FINANZA DI BRINDISI