Anche a Brindisi, nell’ospedale Perrino, è ora possibile effettuare l’Irradiazione cutanea totale (Total skin irradiation), una metodica di radioterapia impiegata nei linfomi cutanei. In questi giorni è stato avviato il trattamento del primo paziente. Questa tecnica, in Italia, veniva effettuata finora solo in altri tre centri: Firenze, Brescia e Genova.
La radioterapia è considerata il trattamento più efficace per i linfomi primitivi cutanei. Si stima che, a livello nazionale, abbiano una incidenza di 1 caso su 100 mila abitanti all’anno, ma il dato è in crescita per esposizioni a raggi ultravioletti e per processi reattivi legati ai tatuaggi, e che il 50 per cento abbia bisogno di Tsi.
“L’Irradiazione cutanea totale – spiega Maurizio Portaluri, direttore del servizio di Radioterapia del Perrino – è una tecnica complessa e richiede una stretta collaborazione tra radioterapisti-oncologi, fisici sanitari, ematologi e dermatologi. La metodica è stata implementata dalla dottoressa Maria Carmen Francavilla, dirigente medico di Radioterapia, e dalla dottoressa Elena Tiziana Florio, dirigente medico di Fisica sanitaria, che hanno fatto tesoro dei consigli e della guida dei colleghi dell’Università di Firenze: il professor Lorenzo Livi e il dottor Gabriele Simontacchi della Struttura di Radioterapia, la professoressa Stefania Pallotta e la dottoressa Livia Marrazzo della Struttura di Fisica medica”.
Gli accessori necessari per il particolare posizionamento del paziente durante la seduta sono stati donati dall’Ail, l’Associazione italiana contro le leucemie, e dall’Associazione progetti per la radioterapia. La disponibilità della Tsi nella Asl Brindisi rappresenta un nuovo riferimento per le regioni meridionali e un sollievo anche economico per i pazienti che ne avranno bisogno senza più sottoporsi a viaggi in altre città.
UFFICIO STAMPA ASL BRINDISI
Linfomi cutanei, a Brindisi si curano con la Total skin irradiation
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