Francavilla Fontana: dopo ordinanza divieto vendita bevande, Confcommercio chiede confronto con Amministrazione

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Sino al prossimo 15 giugno nei festivi e prefestivi, dalle 21.00 alle 7.00, sarà sospesa la vendita di bevande da asporto per tutti i locali e i self service h24 presenti sul territorio cittadino. Parallelamente, non sarà consentito il consumo di bevande in aree pubbliche o private ad uso pubblico. La vendita sarà consentita esclusivamente per il consumo al banco o al tavolino. Inoltre, è disposto che le attività commerciali dispongano al di fuori dei propri locali degli idonei contenitori per i rifiuti. L’Ordinanza, infine, concede alle medie strutture del settore non alimentare di prorogare l’orario di apertura oltre le ore 20.00.

Questa la sintesi dell’Ordinanza emessa nella giornata del 28 Maggio 2020 dal Sindaco di Francavilla Fontana Antonello Denuzzo per limitare gli eccessi della cosiddetta movida.

Di oggi invece la richiesta di incontro da parte della Confcommercio con l’Amministrazione per trovare il miglior compromesso possibile per permettere tante attività del settore ristorazione di svolgerla senza ulteriori ripercussioni economiche

“Pregiatissimi,
In questo particolare periodo storico in cui a tutti gli esercenti vivono nella più grande incertezza e preoccupazione per il futuro delle proprie attività, sicuramente mai avrebbero dovuto ricevere un’ordinanza di divieto di vendita di bevande dopo le ore 21:00 nei giorni prefestivi e festivi.
Fino al 18 maggio ľasporto è stata l’unica ancora, ora invece diventa una pratica da dover condannare e il settore, francamente, non si capacita di come questo divieto possa arginare le ataviche problematiche che riguardano la movida francavillese.
Sicuramente l’amministrazione, come noi, ha a cuore il decoro e la pulizia dei luoghi pubblici della città cosa che “da sempre” viene a mancare nei principali giorni della movida, ma di questo nessuna colpa può essere data agli esercenti che altro non fanno che svolgere il proprio lavoro e
cercare con enormi sacrifici di portare sulle spalle il pesante fardello di un’attività in proprio.
Invitiamo pertanto il Sindaco e l’Assessore alle Attività Produttive a voler rivedere l’ordinanza e magari, con lo spirito collaborativo che li hanno sempre contraddistinti, a voler aprire un confronto con le parti e con la Confcommercio Brindisi, a tutela degli esercenti stessi, affinché si possa trovare insieme il giusto compromesso per la risoluzione del problema, senza arrecare danni a chi vorrebbe semplicemente poter svolgere il proprio lavoro.
Si badi bene che tantissime pizzerie e paninoteche di asporto in quei giorni ammortizzano le spese di un’intera settimana e subirebbero quindi, un enorme danno, che si aggiungerebbe al danno accumulato fino ad ora dall’emergenza sanitaria ed economica.”
Il Delegato Confcommercio Brindisi
Oronzo Incalza