“E’ dall’inizio dell’anno che gli uffici del Comune di Brindisi non riescono a istruire e a rilasciare alcun libretto UMA per l’assegnazione di gasolio agricolo per l’anno 2021: non è accettabile che oltre alle straordinarie difficoltà di questo periodo (emergenza Covid 19, crollo dei prezzi, calamità naturali e concorrenza sleale), gli agricoltori debbano subire anche le conseguenze di servizi e burocrazia non funzionanti”. La denuncia dei disagi subiti dagli agricoltori brindisini arriva da Vito Rubino e Pietro De Padova, rispettivamente direttore e presidente di CIA Agricoltori Italiani Area Due Mari (Taranto-Brindisi). Si tratta di una vera e propria emergenza, poiché le aziende agricole, i titolari di serre e le aziende zootecniche, a causa delle inefficienze dell’ente locale comunale, non possono ottenere il gasolio agricolo ad accise agevolata, come invece sta accadendo per tutti gli altri comuni del territorio regionale. A quanto pare, stando alle informazioni assunte dal Palazzo di Città di Brindisi, mancherebbe chi deve istruire le pratiche UMA e soltanto nel mese di gennaio l’ente ha pubblicato un bando in scadenza il 19 gennaio per selezionare una figura professionale che istruisca e rilasci i libretti UMA.
Una situazione a dir poco sconcertante, considerato che siamo al 23 febbraio 2021.
“Già i tempi di istruttoria delle richieste di carburante si sono notevolmente allungati per effetto delle misure precauzionali utili a contenere la diffusione del Covid 19”, ha spiegato Vito Rubino, direttore CIA Area Due Mari. “A questo si aggiungono i ritardi di alcune amministrazioni comunali che, tuttora, non riescono a garantire il servizio per assenza o addirittura mancanza del personale addetto alle istruttorie delle richieste di assegnazione di carburante. Il risultato è che a Brindisi migliaia di aziende agricole sono in attesa, da gennaio, di ricevere l’assegnazione del gasolio per poter procedere con le normali operazioni colturali, e questo a causa della mancanza di funzionari comunali deputati alle relative istruttorie”. Una situazione che sta mettendo ulteriormente allo stremo le aziende agricole brindisine, già alle prese con i lavori colturali di fine inverno-inizio primavera per dare avvio alle colture tipiche del territorio. Oltre a ciò le aziende agricole sono chiamate ad adempiere agli obblighi di esecuzione delle lavorazioni per contenere la Xylella fastidiosa. “E come dovrebbero eseguire questi lavori? Rifornendosi di gasolio alle normali colonnine e pagando quel gasolio oltre il doppio del costo previsto per le aziende agricole. Facciamo appello al sindaco e al segretario generale del Comune di Brindisi”, ha ribadito Pietro De Padova, presidente CIA Due Mari, “affinché questa situazione venga affrontata e risolta velocemente per non penalizzare ulteriormente le aziende agricole del territorio”.
La CIA ha già chiesto alla Regione Puglia, nelle scorse settimane, la possibilità, così come avvenuto nel 2020, di concedere una anticipazione di carburante del 50% rispetto a quanto ritirato lo scorso anno rivolgendosi direttamente ai distributori, in attesa della definizione della pratica che potrà avvenire successivamente”.
COMUNICATO STAMPA CIA Due Mari